Domanda: "Giovanni 3:13 significa che nessuno è andato in Paradiso prima di Gesù?"
Risposta:
Giovanni 3:13 dice: "Perché fino ad ora soltanto io, il Messia, sono venuto qui sulla terra e ritornerò in cielo." Questo versetto è in un certo senso difficile da interpretare e viene spesso frainteso. È anche usato frequentemente da coloro i quali vogliono trovare delle contraddizioni nella Bibbia. Analizzando il passaggio secondo il contesto, soprattutto i versetti 10-12, notiamo che Gesù sta argomentando sull’autorità e sulla validità del Suo insegnamento. Nel versetto 13, Gesù spiega a Nicodemo perché solo Lui ha i requisiti necessari per poter parlare di queste cose, e cioè in quanto è l’Unico ad essersi recato in Paradiso e ad essere poi ritornato sulla Terra con delle rivelazioni da insegnare alla gente.
Nessun uomo, dunque, può parlare di cose celestiali con la stessa autorità di Gesù. Parlare di queste cose richiede una conoscenza intima delle stesse ed esige che siano state viste e sperimentate come solo Gesù ha fatto. Poiché nessuno si è mai recato in Paradiso ed è successivamente ritornato, nessuno è quindi idoneo a parlare di queste cose eccetto Colui Che è disceso dal Paradiso. Gesù stava dicendo che solo Lui aveva visto il Padre, e Solo Lui era perciò idoneo a dichiarare il carattere di Dio e a renderLo noto (Giovanni 1:18).
Questo non significa che nessuno fosse mai andato in Paradiso o che fosse mai stato salvato, in quanto Enoch ed Elia furono condotti lì (Genesi 5:24; Ebrei 11:5; 2 Re 2:11) e anche Abramo, Isacco, Giacobbe e altri si trovavano in Paradiso. Significa piuttosto che nessuno era asceso al Cielo ed era poi "ritornato", in modo tale da essere idoneo a parlare delle cose celestiali. "Ascendere" comporta l’idea di andare in un luogo con autorità. Gesù è l’Unico che sia mai asceso al Cielo con autorità, dal momento che Egli è l’Unico Figlio di Dio (Giovanni 1:14).