Domanda: "Qual è il significato biblico del numero sette/7?"
Risposta:
Nella Bibbia, Dio dà spesso un significato simbolico a oggetti o concetti comuni. Per esempio, in Genesi 9:12-16, Dio usa l’arcobaleno come segno della Sua promessa a Noè (e, per estensione, a tutta l’umanità) che non sommergerà mai più tutta la terra. Dio usa il pane come segno della Sua presenza presso il Suo popolo (Numeri 4:7), come segno del dono di vita eterna (Giovanni 6:35) e come segno del corpo spezzato di Cristo, sacrificato per i nostri peccati (Matteo 26:26). L’arcobaleno e il pane sono simboli evidenti nelle Scritture. Significati meno ovvi sembrano essere attribuiti ad alcuni numeri nella Bibbia, in particolare al numero 7, che a volte conferisce un’enfasi particolare al testo.
Il primo uso del numero 7 nella Bibbia è in Genesi 1 e si riferisce alla settimana della creazione. Dio crea i cieli e la terra per sei giorni e poi si riposa il settimo giorno. Su questo si basa la settimana di sette giorni, osservata ancora oggi in tutto il mondo. Anche Israele doveva “riservare” il settimo giorno: il sabato era il giorno sacro del riposo (Deuteronomio 5:12).
Così, fin dall’inizio della Bibbia, il numero 7 viene identificato con qualcosa di “finito” o “completo”. Da quel momento in poi, questa associazione continua, poiché il numero 7 si trova spesso in contesti che riguardano la completezza o la perfezione divina. Per esempio troviamo il comando che gli animali debbano avere almeno sette giorni di vita prima di essere sacrificati (Esodo 22:30); il comando a Naaman, il lebbroso, di bagnarsi sette volte nel fiume Giordano per essere completamente purificato (2Re 5:10); il comando a Giosuè di marciare intorno a Gerico per sette giorni (e il settimo giorno di fare sette giri) e a sette sacerdoti di suonare sette trombe fuori dalle mura della città (Giosuè 6:3-4). In questi casi, il 7 indica un qualche tipo di compimento: un mandato divino viene adempiuto.
È interessante notare che l’uomo fu creato il sesto giorno della creazione. In alcuni passi della Bibbia, il numero 6 è associato all’uomo. Nell’Apocalisse “il numero della bestia” è chiamato “un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei” (Apocalisse 13:18). Se il numero di Dio è il 7, quello dell’uomo è il 6. Il sei è sempre inferiore al sette, proprio come “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23). L’uomo non è Dio, così come 6 non è 7.
Nella Bibbia ricorrono spesso serie di sette cose. Per esempio, troviamo sette coppie di animali puri sull’arca (Genesi 7:2); sette lampade sul candelabro del tabernacolo (Esodo 25:37); sette qualità del Messia in Isaia 11:2; sette segni nel Vangelo di Giovanni; sette cose che il Signore odia in Proverbi 6:16; sette parabole in Matteo 13; sette “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!” in Matteo 23.
Nella Bibbia compaiono anche multipli di 7: la profezia delle “settanta settimane” in Daniele 9:24 si riferisce a 490 anni (7 volte 7 per 10). Geremia 29:10 predisse che la prigionia babilonese sarebbe durata settant’anni (7 volte 10). Secondo Levitico 25:8, l’Anno del Giubileo doveva iniziare al termine di ogni quarantanovesimo anno (7 volte 7).
A volte, il simbolismo del 7 ci è di grande conforto, come i sette “IO SONO” di Gesù nel Vangelo di Giovanni. Altre volte ci mette alla prova: Gesù disse a Pietro di perdonare un malfattore “settanta volte sette” (Matteo 18:22). E poi ci sono passaggi in cui il numero 7 è associato al giudizio di Dio: per esempio le sette coppe della Grande Tribolazione (Apocalisse 16:1), o l’avvertimento di Dio ad Israele in Levitico 26:18.
Nel libro dell’Apocalisse, il numero 7 è usato più di cinquanta volte in contesti diversi: ci sono sette lettere a sette chiese in Asia e sette spiriti davanti al trono di Dio (Apocalisse 1:4), sette lampadari d’oro (Apocalisse 1:12), sette stelle nella mano destra di Cristo (Apocalisse 1:16), sette sigilli del giudizio di Dio (Apocalisse 5:1), sette angeli con sette trombe (Apocalisse 8:2), e così via. Con ogni probabilità, il numero 7 rappresenta ancora una volta la completezza o la totalità: le sette chiese rappresentano la completezza del corpo di Cristo, i sette sigilli sul rotolo rappresentano la pienezza della punizione di Dio su una terra peccatrice, e così via. E, naturalmente, lo stesso libro dell’Apocalisse, con tutti i suoi 7, è la pietra miliare della Parola di Dio all’uomo. Con il libro dell’Apocalisse, la Parola è completa (Apocalisse 22:18).
In tutto, il numero 7 è usato nella Bibbia più di settecento volte. Se includiamo anche le parole legate al sette (termini come “settuplo” o “settanta” o “settecento”), il numero sale. Naturalmente, non tutti i 7 che troviamo nella Bibbia hanno un significato particolare. A volte, un 7 è solo un 7 e dobbiamo essere cauti nell’attribuire significati simbolici a qualsiasi testo, soprattutto quando le Scritture non sono esplicite su tali significati. Tuttavia, ci sono momenti in cui sembra che Dio comunichi l’idea della completezza, della perfezione e dell’interezza divina per mezzo del numero 7.