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Domanda: "La celebrazione della prima comunione è biblica?"

Risposta:
Non c’è assolutamente nulla nelle Scritture che parli di una “prima comunione”. La Prima Comunione rientra nella formazione dei bambini secondo l’insegnamento cattolico romano ed è diventata uno dei sette sacramenti. Nella teologia cattolica romana, un sacramento è un atto che uno compie per ottenere la grazia o il favore di Dio. Prima che un bambino possa comprendere il peccato, viene battezzato, compiendo così il primo sacramento del sistema cattolico romano. Successivamente, il bambino segue una serie di lezioni di catechismo, dopodiché fa la sua prima confessione. Questa si chiama “riconciliazione” o “penitenza” e consiste nel recarsi da un sacerdote, confessargli i peccati e fare la penitenza (preghiere e/o azioni) indicate dal sacerdote. Solo dopo tutto ciò, un cattolico romano può iniziare a ricevere la Comunione.

Al contrario, le Scritture ci dicono: “Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo” (1Timoteo 2:5). Noi non siamo chiamati a confessare i nostri peccati a un uomo qualsiasi perché siano perdonati, ma a pregare e confessarli a Dio. È solo attraverso Gesù Cristo che riceviamo un perdono pieno e gratuito. Tito 3:5-6 è uno dei tanti passaggi che ci dicono che la via del perdono è in Gesù e non in qualche rituale religioso.

Impariamo a conoscere la Mensa del Signore in 1 Corinzi 11:23-34. La comunione è rivolta ai credenti in Gesù Cristo e va osservata con un atteggiamento di umiltà. La chiesa di Corinto la utilizzava in modo improprio, così Paolo, sotto l’autorità dello Spirito di Dio, ci suggerisce l’atteggiamento da tenere in questo servizio commemorativo. Con la Comunione ricordiamo Gesù Cristo, che è morto una volta per tutte. Non ha bisogno di essere risacrificato, come tenta di fare la Messa cattolica. Gesù Cristo è già morto, è stato sepolto ed è risorto. Prendendo il pane e il calice proclamiamo la morte del Signore fino a quando Lui ritornerà (1Corinzi 11:26). Egli è vivo oggi e ogni volta che partecipiamo alla Mensa del Signore ci viene chiesto di ricordare che Gesù è vivo e che tornerà!

Quindi, non c’è alcun fondamento biblico per i riti (creati dagli uomini) della “prima confessione” o della “prima comunione”, come quelli introdotti dalla Chiesa cattolica romana. C’è però una verità importante che Dio vuole far conoscere a tutti noi: Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati e vuole che ci rivolgiamo a Lui per trovare il perdono. Inoltre, vuole che partecipiamo alla Mensa del Signore una volta che ci siamo avvicinati a Lui e che ricordiamo il suo atto d’amore compiuto una volta per tutte sulla croce del Calvario.

Se si ha una corretta comprensione della comunione, è sbagliato o non biblico celebrare la prima comunione di un bambino? No, non lo è. Anzi, la prima partecipazione di una persona alla comunione è una cosa meravigliosa, che vale la pena celebrare. Quando una persona ripone la propria fede in Gesù Cristo e poi, attraverso la comunione, adora il Salvatore ricordando la Sua morte e il Suo sangue versato, è sicuramente appropriato riconoscerlo e celebrarlo.

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