Domanda: "Che cos’è la Septuaginta? Che cosa è la Versione dei Settanta?"
Risposta:
La Septuaginta o Versione dei Settanta (nota anche come LXX) è una traduzione della Bibbia ebraica in lingua greca. Il nome “Septuaginta” deriva dalla parola latina che significa “settanta”. Secondo la tradizione, infatti, la traduzione della Septuaginta fu affidata a 70 (o 72) studiosi ebrei. La Septuaginta fu tradotta nel terzo e secondo secolo a.C. ad Alessandria d’Egitto. Poiché Israele era sotto l’autorità della Grecia da diversi secoli, la lingua greca divenne sempre più comune. Nel II e I secolo a.C., la maggior parte della gente in Israele parlava il greco come lingua principale. Per questo motivo si cercò di tradurre la Bibbia ebraica in greco, in modo che coloro che non capivano l’ebraico potessero comunque comprendere le Scritture. La Septuaginta rappresenta la prima grande opera di traduzione di un testo religioso significativo da una lingua a un’altra.
Confrontando le citazioni neotestamentarie della Bibbia ebraica, è chiaro che la Septuaginta era utilizzata spesso. Molte delle citazioni neotestamentarie della Bibbia ebraica sono tratte dalla Septuaginta. Questo è il risultato del fatto che alla fine del I secolo a.C., e soprattutto nel I secolo d.C., la Septuaginta aveva “sostituito” la Bibbia ebraica ed era la Scrittura più utilizzata. Dal momento che il greco era la lingua principale e veniva incoraggiato dalle autorità greche, la Septuaginta divenne molto più comune dell’Antico Testamento ebraico. Per quanto i traduttori della Septuaginta si fossero sforzati di esprimere accuratamente il testo ebraico in greco, si crearono alcune discrepanze traduttive. Ma il fatto che gli Apostoli e gli autori del Nuovo Testamento si siano sentiti sicuri, sotto la guida dello Spirito Santo, nell’usare la Septuaginta dovrebbe darci la certezza che la traduzione delle lingue originali della Bibbia rappresenti ancora l’autorevole Parola di Dio.