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Domanda

Che cos’è l’escatologia realizzata?

Risposta


L’escatologia realizzata è una teoria secondo cui i passi profetici del Nuovo Testamento non si riferiscono al futuro, ma piuttosto al ministero di Gesù e al suo “lascito” duraturo nella Chiesa. Secondo l’escatologia realizzata, tutte le profezie bibliche riguardanti il regno si sono adempiute durante la vita di Gesù. Quando Gesù disse: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino” (Marco 1:15), voleva dire che dovremmo intendere il regno come una realtà presente ed esperienziale piuttosto che come un evento lontano e futuro. L’escatologia realizzata è stata introdotta dal teologo liberale C. H. Dodd nel suo libro del 1935, Le parabole del regno, e resa popolare dai suoi scritti successivi.

L’escatologia realizzata afferma che gli eventi “futuri” profetizzati nella Bibbia non sono più futuri; sono stati tutti realizzati da Gesù o si stanno realizzando nella Chiesa. La Bibbia dice che il Messia sarebbe venuto – ed è venuto, quando Gesù è nato a Betlemme. La Bibbia dice che Dio giudicherà i peccati del mondo – e lo ha fatto, quando Gesù è morto sulla croce. La Bibbia dice che i morti risorgeranno e così è stato, quando Gesù ha risuscitato Lazzaro e altri dalla tomba. E le profezie della Bibbia riguardanti la seconda venuta, il dominio e la glorificazione di Gesù? L’escatologia realizzata copre anche questo: tutto ciò si è adempiuto nella risurrezione e nell’ascensione di Gesù. L’escatologia è stata realizzata.

Secondo l’escatologia realizzata, lo studio dell’escatologia non riguarda la fine del mondo, ma la “rinascita” del mondo, poiché Gesù ha fissato lo standard e i Suoi seguaci continuano a vivere i Suoi principi senza tempo. I sostenitori dell’escatologia realizzata non si aspettano un Rapimento, una seconda venuta o un giudizio universale. Cercano invece di concentrarsi su ciò che Gesù ha detto e fatto; tutto il resto è irrilevante.

In un certo senso, l’escatologia realizzata è legata al preterismo integrale (l’insegnamento secondo cui le profezie della fine dei tempi contenute nella Bibbia si sono tutte adempiute) e alla teologia del “Regno Adesso” (secondo cui stiamo già vivendo nel regno di Dio e possiamo attingere alle promesse associate al regno in qualsiasi momento).

Il fatto che l’escatologia realizzata sia stata formulata da un teologo liberale – e che continui a essere una dottrina preferita nei circoli liberali – dovrebbe essere sufficiente a farci essere cauti. Ma ancora più importante è confrontare la dottrina dell’escatologia realizzata con ciò che dice la Bibbia e con ciò che sappiamo essere vero riguardo agli eventi mondiali. Certo, ci sono alcuni aspetti dell’escatologia che sono stati “realizzati” o adempiuti. Ma non tutto. Gesù stesso ha parlato di “in questo tempo, e nell’età a venire” (Luca 18:30), dando ai Suoi discepoli la speranza di un’età futura diversa da quella attuale. Quando Gesù ascese al cielo, gli angeli dissero ai discepoli: “Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo” (Atti 1:11). Le parole degli angeli indicano chiaramente un evento futuro dell’escatologia, che dà ai discepoli qualcosa da attendere con ansia (cfr. Tito 2:13).

Quando Gesù disse: “Il regno di Dio è vicino” (Marco 1:15), non intendeva dire che in quel momento stava adempiendo a tutte le profezie. Invece, Gesù stava indicando le prove del fatto che era il Messia. Ogni volta che Gesù parlava e agiva con la potenza di Dio, il regno era in un certo senso “presente”; ogni volta che Gesù guariva uno zoppo o scacciava un demone, il cielo toccava la terra. Gesù stava offrendo un’anticipazione delle cose meravigliose che avverranno nel regno di Dio. L’Emmanuele era davvero venuto a riscattare l’Israele prigioniero.

Alla venuta di Gesù erano associate alcune promesse che non hanno avuto luogo durante il Suo primo avvento. Il Signore stesso lo conferma in Luca 4. Quando Gesù si alza per leggere un brano di Isaia nella sinagoga di Nazareth, afferma di essere il compimento di diverse profezie messianiche: Egli annuncia la buona novella ai poveri, offre la libertà ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, libera gli oppressi e proclama l’anno di grazia del Signore (Luca 4:18-19; cfr. Isaia 61:1-2). Poi, però, Gesù interrompe la lettura a metà frase, riconsegna il rotolo all’assistente e dice: “Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi” (Luca 4:21). Prima di dire così, Gesù non aveva letto tutto il brano ai presenti. C’erano altre parti dell’escatologia di Isaia che non si erano realizzate in quel giorno, cioè “il giorno di vendetta del nostro DIO” (Isaia 61:2). Era stato promesso qualcosa di più, qualcosa che Gesù ha lasciato che si realizzasse in un altro giorno. In altre parole, Gesù ha insegnato un’escatologia “non realizzata”.

Ci sono molte profezie nella Bibbia che non si sono ancora verificate. Attendiamo il loro compimento nella sicura speranza che Dio è fedele e non può mentire. Cercare di interpretare la profezia biblica in modo non letterale, come deve fare l’escatologia realizzata, va contro i principi della buona interpretazione biblica.

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Che cos’è l’escatologia realizzata?
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