Domanda
Che cos'è il fiele nella Bibbia?
Risposta
Nella Bibbia, la parola fiele si riferisce più spesso a una sostanza dal sapore amaro ricavata da una pianta come l'assenzio o la mirra. L'uso biblico più famoso della parola fiele è in riferimento alla bevanda data a Gesù sulla croce. Matteo 27:34 dice che, mentre Gesù veniva crocifisso, i soldati romani offrirono "dell'aceto mescolato con fiele" (CEI). Marco 15:23 specifica che l'amarezza del vino era dovuta alla presenza di mirra. Il vino mescolato con erbe amare o mirra creava una pozione che attenuava il senso del dolore. La miscela di vino amaro e fiele veniva spesso data ai sofferenti per alleviare il dolore della morte.
Gesù rifiutò questo intruglio a base di fiele dopo averlo assaggiato e aver capito di cosa si trattava (Marco 15:23; Giovanni 19:29). In una dimostrazione di coraggio soprannaturale, il Figlio dell'uomo rifiutò qualsiasi cosa che potesse addormentare le sofferenze patite per la nostra salvezza. Il peccato contro un Dio santo richiedeva una punizione estrema e, per adempiere completamente alla Sua posizione di nostro sostituto, Gesù non volle nulla che togliesse quella punizione. Sulla croce, Gesù è diventato peccato per noi (2 Corinzi 5:21). Accettare il vino con il fiele avrebbe diminuito la punizione del peccato, e Gesù era venuto per sopportare l'intero peso dell'ira di Dio contro il peccato, non per prendere una via d'uscita più facile (Isaia 53:10).
Il fatto che a Gesù sia stato offerto del fiele è stato profetizzato migliaia di anni prima della Sua nascita. Il Salmo 69:21 riporta queste parole profetiche: "Mi hanno invece dato fiele per cibo, e per dissetarmi mi hanno dato da bere dell'aceto". Questa menzione profetica del fiele è solo una delle decine di profezie messianiche dell'Antico Testamento che si sono realizzate nella vita, nella morte e nella risurrezione di Gesù.
Pietro usa il termine fiele nel rimproverare Simone lo stregone in Atti 8:23. Questo stregone era stato testimone del potere dello Spirito Santo e lo vedeva come un mezzo per ottenere un guadagno economico. Questo stregone aveva assistito alla potenza dello Spirito Santo e la vedeva come un mezzo per ottenere un guadagno economico. Simone considerava lo Spirito di Dio come un superpotere da usare per i propri scopi. In risposta alla richiesta di Simone di ricevere lo Spirito Santo, Pietro gli disse di pentirsi prima che il giudizio di Dio si abbattesse su di lui e concluse con queste parole: "Ti vedo essere nel fiele di amarezza e nei legami d'iniquità". Qui il fiele è usato in senso figurato per indicare un grave difetto morale di Simone che stava producendo amarezza nel suo cuore.
Anche la Legge dell'Antico Testamento menziona il fiele, associandolo all'idolatria. Quando Mosè conferma l'alleanza con la nuova generazione di israeliti che sta per entrare nella Terra Promessa, ricorda loro che hanno visto le abominazioni delle nazioni circostanti - i loro idoli di legno e pietra, argento e oro. Quindi avverte il popolo di guardarsi dall'idolatria, e "non vi sia tra voi radice che produca fiele e assenzio" (Deuteronomio 29:18, Tintori). In altre parole, qualsiasi attrattiva possa avere l'idolatria, avrà conseguenze amare e sgradevoli.
Geremia ha usato il termine fiele per descrivere la sua vita di profeta perseguitato e di testimone della distruzione di Gerusalemme. In Lamentazioni 3:15 scrive: "Mi ha saziato di amarezza, mi ha fatto bere assenzio". Molti capitoli della Bibbia dimostrano che il popolo di Dio spesso metteva in dubbio la Sua bontà quando soffriva. La vita aveva un sapore amaro ed essi gridavano a Dio per questo. Geremia continua nei versetti 19-20 (Martini):
"Ricorditi della miseria, miseria mia eccedente, e dell'assenzio, e del fiele".
Tuttavia, Geremia non si ferma qui. Nel resto del capitolo 3, l'autore ci ricorda che, anche nei momenti in cui ci sembra di aver bevuto fiele, c'è motivo di sperare in Dio:
"Questo voglio richiamare alla mente e perciò voglio sperare. È una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la tua fedeltà. «L'Eterno è la mia parte», dice l'anima mia, «perciò spererò in lui»" (Lamentazioni 3:21-24).
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