Domanda
Perché c’è tanto disaccordo sulla santa comunione?
Risposta
La Santa Comunione o Cena del Signore (conosciuta in alcune chiese anche come Mensa del Signore o Eucaristia) è fonte di forti disaccordi all’interno della Chiesa nel suo insieme. Ma tutti concordano su ciò che si trova chiaramente nelle Scritture: la comunione è stata istituita da Gesù durante l’ultima cena con i Suoi discepoli. In quell’occasione diede loro il pane e il “calice”. Disse loro che quegli elementi erano il Suo corpo e il Suo sangue (Matteo 26:26-28; Marco 14:22-24). Gli ordinò inoltre di fare lo stesso in memoria di Lui (Luca 22:19).
Le controversie sulla santa comunione nascono da molte domande: Gesù parlava del Suo corpo e del Suo sangue in senso figurato o letterale? O forse le Sue parole erano una combinazione mistica di figurativo e letterale? Con quale frequenza la Chiesa deve osservare la comunione? L’Eucaristia è un mezzo di grazia o semplicemente un memoriale? Che cosa c’era nella coppa: vino fermentato o succo d’uva non fermentato?
Dal momento che Gesù non ha dato istruzioni specifiche, passo dopo passo, riguardo al rituale, naturalmente c’è qualche disaccordo su come, dove e quando, e su cosa rappresentino esattamente il pane e il vino. Si discute se gli elementi diventino effettivamente il sangue e il corpo di Cristo (dottrina cattolica della transustanziazione), se contengano in qualche modo il Suo Spirito (dottrina di Lutero della consustanziazione) o se il vino e il pane siano semplicemente simboli del Suo corpo e del Suo sangue. Ci sono opinioni diverse sulla liturgia da recitare e sul fatto che il rito preveda o meno la confessione. La frequenza della comunione, il modo in cui deve essere eseguita e la persona che la pratica variano da denominazione a denominazione.
Ci sono quattro resoconti biblici dell’ultima cena di Gesù con i Suoi discepoli: tre nei Vangeli sinottici e uno in 1Corinzi 11:23-34. Se combiniamo questi racconti, apprendiamo quanto segue:
1. Durante il pasto pasquale, Gesù benedisse, spezzò e offrì il pane ai Suoi discepoli, dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo, che è dato per voi. Fate questo in memoria di me”.
2. Passò loro anche un calice, e disse loro di berne tutti: “Questo calice versato per voi è la nuova alleanza nel Mio sangue, versato per molti, per il perdono dei peccati”. E disse a tutti loro di berlo.
3. Proprio durante quest’ultimo pasto, Gesù accenna al fatto che uno dei Suoi discepoli Lo avrebbe tradito.
4. Gesù dice che non berrà più del frutto della vite finché non lo berrà di nuovo con i Suoi seguaci nel regno del Padre.
Nell’istituire la Cena del Signore, Gesù si è focalizzato sul rapporto spirituale tra Sé e i Suoi discepoli. Non ha dato indicazioni particolari su come o quando o dove o da chi gli elementi debbano essere serviti e, pertanto, le diverse chiese hanno una certa libertà nel decidere questi dettagli per conto proprio. Per esempio, non è importante se una chiesa osserva la comunione una volta alla settimana o una volta al mese.
Tuttavia, altre divergenze sulla comunione sono teologicamente significative. Per esempio, se per ricevere la grazia è necessario partecipare alla Mensa del Signore, allora la grazia non è veramente gratuita e deve essere guadagnata con le azioni che compiamo, in contraddizione con Tito 3:5. E se il pane fosse veramente il corpo di Cristo, allora il Signore verrebbe continuamente sacrificato, in contraddizione con Romani 6:9-10. Queste considerazioni sono così importanti da aver diviso la Chiesa nel corso degli anni e da essere diventate un motivo di disputa durante la Riforma protestante.
Se comprendiamo che siamo salvati per grazia, mediante la fede, senza opere (Efesini 2:8-9) e riteniamo che le parole di Gesù sugli elementi della comunione siano figurative, ci concentriamo sulla bellezza della nuova alleanza (Matteo 26:28) istituita dal sangue di Gesù. Ricordiamo il Suo sacrificio per noi ogni volta che partecipiamo alla Mensa del Signore (Luca 22:19) e attendiamo con ansia di condividere ancora una volta il calice con Cristo nel regno di Dio (Matteo 26:29; Marco 14:25; Luca 22:18).
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Perché c’è tanto disaccordo sulla santa comunione?