Domanda: "Perché il cristianesimo è una religione così sanguinaria?"
Risposta:
Per capire perché il cristianesimo è una “religione sanguinaria”, dobbiamo tornare a quanto Dio ha dichiarato a proposito del sangue nell’Antico Testamento: “La vita della carne è nel sangue” (Levitico 17:11,14). In questi versetti, Dio ci dice che la vita e il sangue sono essenzialmente la stessa cosa. Il sangue trasporta i nutrienti vitali a tutte le parti del corpo. Rappresenta l’essenza della vita. Al contrario, lo spargimento di sangue rappresenta lo spargimento della vita, cioè la morte.
Il sangue è usato nella Bibbia anche per rappresentare la vita spirituale. Quando Adamo ed Eva peccarono nel Giardino dell’Eden disobbedendo a Dio e mangiando il frutto dell’albero proibito, sperimentarono immediatamente la morte spirituale e, anni dopo, quella fisica. Si avverò il monito di Dio: “Dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai” (Genesi 2:17). Nel Suo piano benevolo, tuttavia, Dio fornì una “soluzione” alla loro situazione, decretando che i sacrifici di sangue – prima il sangue degli animali e infine il sangue dell’Agnello di Dio (Gesù Cristo) – sarebbero stati sufficienti a coprire il peccato dell’umanità decaduta e a restituirci la vita spirituale. Istituì il sistema sacrificale, iniziando con gli animali che Egli stesso uccise per procurare ad Adamo ed Eva le prime vesti, “coprendo” così il loro peccato (Genesi 3:21). Tutti i sacrifici dell’Antico Testamento che seguirono da allora in poi erano temporanei e dovevano essere ripetuti più volte. Questi sacrifici continui erano una prefigurazione dell’unico vero e ultimo sacrificio, quello di Cristo, il cui sangue versato sulla croce avrebbe pagato per sempre la punizione del peccato. La sua morte rese superfluo ulteriore spargimento di sangue (Ebrei 10:1-10).
Il cristianesimo è una religione sanguinaria, è vero. Ma è una religione sanguinaria in un senso unico. A differenza delle religioni incruente, prende sul serio il peccato, perché Dio prende sul serio il peccato e lo punisce con la pena di morte. Il peccato non è una cosa da poco. È stato il semplice peccato di orgoglio a trasformare Lucifero in un demone. È stato il semplice peccato di gelosia a spingere Caino a uccidere Abele, e così via. E quando Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito, credettero all’ingannatore piuttosto che a un Dio buono e amorevole, scegliendo di ribellarsi al Suo amore e rifiutando la bontà del Suo carattere. Il cristianesimo è una religione sanguinaria perché tratta il peccato come lo tratta un Dio santo: con estrema serietà.
Inoltre, poiché Dio è giusto, il peccato richiede una punizione. Dio non può semplicemente perdonare con misericordia a meno che la giustizia non sia stata soddisfatta. Perciò prima del perdono è necessario un sacrificio. Lo spargimento di sangue di animali, come sottolinea la Lettera agli Ebrei, poteva “coprire” il peccato solo per un certo tempo (Ebrei 10:4), fino a quando non venisse compiuto il sacrificio finale con la morte espiatoria di Cristo: un sacrificio sufficiente e volontario. Pertanto, il cristianesimo si distingue dalle altre religioni sanguinarie in quanto solo esso fornisce un sacrificio sufficiente a risolvere il problema del peccato.
Infine, sebbene il cristianesimo abbia comportato un sacrificio cruento, è l’unica religione che alla fine è senza sangue. Il contrario della morte è la vita. La morte di Gesù ha portato la vita, come spiegano molti versetti. E fidandosi di Cristo e del Suo sacrificio espiatorio per i nostri peccati, siamo salvati dalla morte e siamo passati alla vita (Giovanni 5:24; 1Giovanni 3:14). In Lui c’è la vita. Tutte le altre vie portano alla morte (Atti 4:16; Giovanni 14:6).