Risposta:
Comprendere la definizione di ekklesia (e la sua grafia alternativa ecclesia) è importante per capire la chiesa. Ekklesia è una parola greca che significa “assemblea o congregazione convocata”. Nel Nuovo Testamento, Ekklesia è comunemente tradotta come “chiesa”. Ad esempio, Atti 11:26 dice che Barnaba e Saulo “si radunarono con la chiesa [ekklesia]” ad Antiochia. E in 1Corinzi 15:9 Paolo dice di aver “perseguitato la chiesa [ekklesia] di Dio”. L’“assemblea convocata”, quindi, è una congregazione di credenti che Dio ha chiamato fuori dal mondo e “alla sua mirabile luce” (1Pietro 2:9).
Nel Nuovo Testamento la parola viene usata anche per indicare qualsiasi assemblea di persone. Nel suo discorso al Sinedrio, Stefano chiama il popolo d’Israele “assemblea [ekklesia] nel deserto” (Atti 7:38). E in Atti 19:39, ekklesia si riferisce a una riunione di cittadini chiamata a discutere questioni legali. Tuttavia, nella maggior parte dei contesti, la parola ekklesia è usata per riferirsi alle persone che compongono la chiesa del Nuovo Testamento.
È importante che la chiesa di oggi comprenda la definizione di ekklesia. La chiesa deve considerarsi “convocata/chiamata fuori” da Dio. Se la chiesa vuole fare la differenza nel mondo, deve essere diversa dal mondo. Il sale è diverso dal cibo che insaporisce. Dio ha chiamato la chiesa a separarsi dal peccato (1Pietro 1:16), ad abbracciare la comunione con gli altri credenti (Atti 2:42) e a essere una luce per il mondo (Matteo 5:14). Dio ci ha amorevolmente chiamati a Sé: “Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò” (2Corinzi 6:17).
