Risposta:
Il "teismo aperto", conosciuto anche come "teologia dell’apertura" e l’"aperture di Dio" è un tentativo per spiegare la preconoscenza di Dio in relazione al libero arbitrio dell’uomo. La tesi del teismo aperto è essenzialmente questa: (1) gli esseri umani sono davvero liberi; (2) se Dio avesse conosciuto completamente il futuro, gli esseri umani non avrebbero potuto essere davvero liberi; (3) pertanto, Dio non conosce completamente tutto riguardo al futuro. Il teismo aperto sostiene che il futuro non sia conoscibile. Pertanto, Dio conosce tutto ciò che può essere conosciuto, ma non il futuro.
Il teismo aperto basa le sue dottrine sulle Scritture che descrivono Dio che "si pentì" o "fu sorpreso" o sembrò "ottenere conoscenza" (Genesi 6:6; 22:12; Esodo 32:14; Giona 3:10). Alla luce di molte altre Scritture che dichiarano la conoscenza del futuro da parte di Dio, queste Scritture dovrebbero essere comprese come Dio che descrive Se stesso in modi che possiamo comprendere. Dio sa quali saranno le nostre azioni e decisioni, ma "cambia parere" rispetto alle Sue azioni in base alle nostre. Il fatto che Dio sia "sorpreso" e deluso dalla malvagità dell’umanità non significa che Egli non la conosca in anticipo.
In contraddizione con il teismo aperto, Salmi 139: 4, 16 afferma: "Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, Signore, già la conosci appieno. […] Nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora". Come avrebbe potuto predire, Dio, nell’Antico Testamento i dettagli intricati su Gesù Cristo se non avesse conosciuto il futuro? In che modo Dio potrebbe assicurare la nostra salvezza eterna se non sapesse cosa riserba il futuro?
In definitiva, il teismo aperto fallisce nel suo tentativo di spiegare l’inspiegabile: il rapporto fra la preconoscenza di Dio e il libero arbitrio dell’umanità. Così come falliscono le forme estreme di Calvinismo nel rendere gli esseri umani niente più che robot preprogrammati, così il teismo aperto fallisce per il fatto di rifiutare la vera onniscienza di Dio. Dio dev’essere compreso mediante la fede, perché "senza fede è impossibile piacergli" (Ebrei 11:6a). La concezione del teismo aperto non è, pertanto, scritturale. È semplicemente un altro modo in cui l’uomo finito cerca di comprendere un Dio infinito con la sua mente finita, come se si pretendesse di bere tutto l’oceano fino a prosciugarlo. Il teismo aperto dovrebbe essere rifiutato dai discepoli di Cristo. Benché il teismo aperto sia una spiegazione del rapporto tra la preconoscenza di Dio e il libero arbitrio umano, non è la spiegazione biblica.