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Domanda

Quali sono alcune illustrazioni popolari della Santissima Trinità?

Risposta


Illustrare la Trinità è un obiettivo nobile, ma in fin dei conti è un esercizio inutile. I teologi nel corso dei secoli si sono scervellati nel tentativo di formulare un’illustrazione dottrinalmente valida e pienamente soddisfacente della Trinità. A ostacolare i loro sforzi è il fatto che Dio è trascendente e alcune delle Sue qualità sono inconoscibili (Isaia 55:8-9).

Trinità è il termine teologico applicato a Dio per indicare la Sua esistenza perpetua come tre Persone distinte (Padre, Figlio e Spirito Santo) che tuttavia rimangono un unico Dio indivisibile. Il concetto di un Dio trino è più che difficile da comprendere: è impossibile da capire, per la semplice ragione che non abbiamo nulla nel nostro mondo che abbia un’esistenza corrispondente. Gli esseri umani, le creature più complesse che conosciamo, esistono come persone singole, non come multipli unificati.

Nonostante il fatto che nulla nel nostro mondo possa illustrare pienamente la Santissima Trinità, insegnanti e teologi nel corso degli anni hanno offerto diverse analogie tratte dal regno della natura e della matematica per aiutare a spiegare l’inspiegabile. Ecco alcune illustrazioni:

Una semplice e popolare illustrazione della Trinità è l’uovo. Un uovo di gallina è composto da un guscio, un tuorlo e un albume, ma è in tutto e per tutto un uovo. Le tre parti creano un insieme unificato. Il difetto di questa illustrazione, e di altre simili, è che Dio non può essere diviso in “parti”. Il Padre, il Figlio e lo Spirito sono un’unica essenza, ma non si può dire lo stesso per il guscio, il tuorlo e l’albume di un uovo.

Un’illustrazione simile è quella della mela: la buccia, la polpa e i semi del frutto sono tutti parte della mela, così come il Padre, il Figlio e lo Spirito sono tutti parte di Dio. Questa illustrazione presenta lo stesso punto debole dell’illustrazione dell’uovo: le parti della mela, considerate indipendentemente, non sono la mela. Invece, ogni Persona della Trinità, considerata indipendentemente, è ancora Dio.

Si dice che un’altra illustrazione provenga da San Patrizio. Mentre evangelizzava il popolo dell’antica Irlanda, Patrizio spiegò il concetto di Trinità utilizzando una pianta molto comune in Irlanda: il trifoglio, con le sue tre piccole foglie verdi su un unico stelo. Una leggenda narra che Patrizio, durante i suoi viaggi, si imbatté in alcuni capi tribù irlandesi in un prato. I capi tribù erano perplessi riguardo alla dottrina della Trinità, così Patrizio si chinò e colse un trifoglio. Le tre foglie, disse Patrizio, sono ancora una sola pianta, così come le tre Persone della Trinità sono un solo Dio. Secondo un’altra leggenda, Patrizio insegnò nella provincia di Connaught, dove parlò alle figlie del re Laoghaire, Ethne e Fedelm. L’analogia del trifoglio è forse migliore di quella dell’uovo e della mela, anche se ha il difetto di dividere Dio in “parti”.

Un’altra illustrazione comune della Trinità riguarda i diversi stati della materia (solido, liquido e gassoso). L’illustrazione di solito utilizza l’acqua come esempio: l’acqua esiste come solido (ghiaccio), liquido e gas (vapore acqueo). Indipendentemente dallo stato fisico in cui si trova, l’acqua è sempre acqua. La sua composizione chimica rimane la stessa: è H2O, sia che fluttui invisibile nell’atmosfera per creare umidità, sia che galleggi a pezzi nel tè per rinfrescarlo. Il problema di questa illustrazione è che l’acqua liquida, quando congela, “passa” da liquido a solido e, quando bolle, “passa” a vapore. Tuttavia, Dio non “cambia” stato o modalità. L’acqua liquida può diventare solida o gassosa, ma Dio Padre non diventa mai Figlio o Spirito. L’idea che Dio si manifesti in modo diverso in tempi e contesti diversi (come l’acqua si manifesta in modo diverso come solido, liquido o gassoso) si chiama modalismo ed è un’eresia da evitare.

Alcuni hanno trovato utili illustrazioni della Trinità nei disegni geometrici. Il triangolo, ad esempio, ha tre lati indipendenti collegati a formare un’unica figura. Un altro disegno è la triquetra, che presenta tre archi congruenti e intrecciati, che formano una sorta di triangolo al centro:

Il disegno del triangolo e della triquetra è ampliato da questa illustrazione della Trinità:

[is not: non è]

[is: è]

[Father: Padre]

[Son: Figlio]

[Spirit: Spirito]

[God: Dio]

Nel suo breve libro Flatlandia: Racconto fantastico a più dimensioni, pubblicato nel 1884, Edwin Abbott racconta di un Quadrato che vive a Flatlandia, una terra a due sole dimensioni. In un incontro che gli cambia la vita, il Quadrato riceve la visita della Sfera, che vive in Spacelandia, un regno a tre dimensioni. Anche se il Quadrato non può immaginare più di due dimensioni (non c’è nulla di simile nel suo mondo), accoglie quanto detto dalla Sfera e l’esistenza di una terza dimensione. Tuttavia, quando tenta di trasmettere la sua nuova conoscenza agli altri abitanti di Flatlandia, il Quadrato viene trattato come un pazzo e rinchiuso in prigione. In un certo senso, la situazione del Quadrato a Flatlandia è simile alla nostra. Non riusciamo a comprendere il concetto di un Essere Trino più di quanto il Quadrato potesse comprendere la Sfera. Ma accogliamo la Parola di Dio e per fede comprendiamo che Dio esiste in un regno e in un modo che va oltre la nostra esperienza. L’uovo, la mela, il trifoglio, gli stati della materia e le varie forme geometriche sono quanto di più vicino ci possa essere per illustrare la Trinità. Non possiamo comprendere completamente l’esistenza di Dio. Un Dio infinito non può essere completamente delineato da un’illustrazione finita.

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