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Domanda

Quali sono le principali argomentazioni contro l’espiazione limitata?

Risposta


L’espiazione limitata insegna che Gesù è morto solo per gli eletti. È uno dei cinque punti del calvinismo. Molti sostenitori dell’espiazione limitata preferiscono il termine “redenzione particolare”, ma per minimizzare la confusione, questo articolo userà il termine “espiazione limitata”.

Gli arminiani e i calvinisti dei quattro punti, o amiraldiani, ritengono che l’espiazione limitata, così come l’abbiamo appena definita, non sia biblica. Got Questions Ministries prende una posizione ufficiale in quattro punti a sostegno di una forma moderata di espiazione illimitata, pur rifiutando l’universalismo. Di seguito presentiamo diverse argomentazioni contro l’espiazione limitata.

1a Argomentazione: L’espiazione limitata è ermeneuticamente insostenibile

Contro l’espiazione limitata vi sono versetti che sembrano insegnare l’espiazione universale, l’assenza di versetti che limitano esplicitamente l’espiazione di Cristo, versetti che dichiarano la necessità della fede per ottenere la salvezza e diversi tipi di Cristo dell’Antico Testamento che non si adattano al paradigma dell’espiazione limitata.

Passi a sostegno dell’espiazione universale

L’espiazione universale (o illimitata) è sostenuta in tutto il Nuovo Testamento. Giovanni 3:16-17 dice che “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, [...] Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. Il termine greco kosmos, tradotto con “il mondo”, indica gli abitanti dell’intera terra. Altri versetti a sostegno dell’espiazione illimitata sono Giovanni 1:29, dove si dice che Gesù “toglie il peccato del mondo”; Romani 11:32, in cui Dio ha misericordia di “tutti” i disobbedienti; e 1Giovanni 2:2, che dice che Gesù “è l’espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo”.

Nessuno di questi versetti contiene alcun tipo di limitazione, dichiarata o implicita, al sacrificio di Cristo. Come se dire che Gesù è il sacrificio espiatorio per i peccati del mondo non fosse sufficiente, l’apostolo Giovanni ha incluso specificamente la parola greca holou, che significa “tutto, intero, completo”. A meno che non si presuma un’espiazione limitata, non c’è una base solida per limitare l’estensione dell’espiazione menzionata in 1Giovanni 2:2.

Passi che menzionano solo l’espiazione per i credenti

Dall’altro lato della medaglia, ci sono versetti che dicono che Gesù è morto per coloro che credono. Tra i versetti che sembrano sostenere un’espiazione limitata ci sono Giovanni 10:15, dove Gesù dice: “depongo la mia vita per le pecore”; e Apocalisse 5:9, che indica che il sangue di Gesù ci ha “comprati a Dio da ogni tribù, lingua, popolo e nazione”.

Questi e altri passi menzionano solo un gruppo selezionato di persone quale oggetto dell’opera redentrice di Dio. Tuttavia, nessuno di questi passaggi limita esplicitamente la Sua offerta di salvezza. Dicono semplicemente che Gesù è morto per coloro che credono, non che è morto solo per coloro che credono. Gesù ha detto di aver dato la vita per le pecore; non ha detto di aver dato la vita solo per le pecore. Resta comunque un gruppo più ampio, di cui le pecore sono solo una parte.

Fede necessaria per la salvezza

“Espiazione universale” non è sinonimo di “universalismo”, secondo il quale tutti saranno salvati e andranno in paradiso. L’espiazione illimitata prevede che l’espiazione di Gesù sia accettata per fede, pur riconoscendo che non tutti crederanno. I calvinisti dei quattro punti credono che la salvezza arrivi solo a coloro che hanno fede; è la fede che porta al cristiano gli effetti salvifici dell’espiazione. I non credenti, pur avendo ricevuto il dono della salvezza attraverso l’espiazione di Cristo, hanno rifiutato il dono di Dio. Alcuni passi che proclamano la necessità della fede per la salvezza sono Luca 8:12; Giovanni 20:31; Atti 16:31; Romani 1:16; 10:9; Efesini 2:8.

Tipi di Cristo nell’Antico Testamento

Un tipo di Cristo spesso ripetuto Lo presenta come un agnello. Il sistema sacrificale dell’Antico Testamento e la celebrazione della Pasqua mostrano chiaramente la pena del peccato e la necessità di avere un sostituto innocente per coprire il nostro peccato (si veda 1Corinzi 5:7). Al tempo della prima Pasqua, tutti gli israeliti ebbero la possibilità di sacrificare un agnello e di applicarne il sangue sugli stipiti delle porte. Allo stesso tempo, ogni famiglia doveva avere fede in Dio. L’espiazione della Pasqua era universale in quanto offerta a tutti, ma l’espiazione doveva comunque essere applicata individualmente, per fede.

Un altro tipo di Cristo nell’Antico Testamento è il serpente di bronzo sull’asta (Numeri 21:5-9). Gesù ricollegò questo oggetto a Se stesso in Giovanni 3:14, spiegando che doveva essere “innalzato” da terra. Durante la piaga dei “serpenti ardenti” ai tempi di Mosè, ogni persona che volgeva lo sguardo al serpente di bronzo – credendo che Dio avrebbe guarito – veniva guarita. Il potere di guarigione era universale, nel senso che era disponibile per tutti gli israeliti e dipendeva solo dalla loro volontà di obbedire. Gesù ha paragonato quell’episodio alla propria morte in croce e alla guarigione spirituale che Egli offre.

2a Argomentazione: La tradizione cristiana si oppone all’espiazione limitata

L’espiazione limitata è sempre stata una credenza controversa. Il Sinodo di Dordrecht del 1619 emanò i punti della dottrina oggi noti come i cinque punti del calvinismo; tuttavia, diversi teologi presenti al sinodo rifiutarono l’espiazione limitata, pur accettando gli altri quattro punti del calvinismo.

Molto prima delle confessioni e dei sinodi protestanti, tuttavia, il padre della Chiesa antica Atanasio descrisse l’espiazione universale. Nel suo “Sull’incarnazione del Verbo” (2.9), Atanasio scrive che la morte di Gesù è stata “un sostituto della vita di tutti” e che, a causa del sacrificio di Gesù, “la corruzione che si accompagna alla morte ha perso il suo potere su tutti”. Si noti la parola tutti. Il messaggio di Atanasio è che la morte di Gesù ha pagato la pena per tutta l’umanità.

Ironicamente, lo stesso Calvino potrebbe non aver dato molto valore all’idea di un’espiazione limitata. Dopo tutto, i cinque punti del cosiddetto “calvinismo” provengono da un sinodo tenutosi nei Paesi Bassi quasi 60 anni dopo la sua morte. Calvino disse questo a proposito di Giovanni 3:16: “È un notevole elogio della fede, che ci libera dalla distruzione eterna […] E ha usato il termine universale chiunque, sia per invitare tutti indistintamente a partecipare alla vita, sia per togliere ogni scusa ai non credenti. Tale è anche l’importanza del termine Mondo; ... egli si mostra riconciliato con il mondo intero, quando invita tutti gli uomini senza eccezione alla fede in Cristo, che non è altro che un ingresso nella vita” (Commento a Giovanni, Vol. 1).

3a Argomentazione: l’espiazione limitata renderebbe impossibile offrire realmente la salvezza a tutti

L’espiazione limitata influenza le convinzioni sull’evangelizzazione e sull’offerta di salvezza. In sostanza, se solo coloro che saranno salvati (gli eletti) sono espiati, non c’è espiazione da offrire a nessun altro. Si può offrire veramente la salvezza solo agli eletti. Anche uno sguardo superficiale al ministero di Gesù mostra che ha esteso l’invito alla salvezza a persone che sapeva avrebbero contribuito a crocifiggerLo (si veda Luca 13:34). Nel libro degli Atti, Paolo predicava ad ampie porzioni di intere città, Pietro a migliaia di persone alla volta. La salvezza era offerta a tutti, senza alcuna avvertenza, riserva o discriminazione. Il pentimento e la fede erano le risposte richieste (si veda Matteo 21:32). Se la morte di Cristo non ha fornito l’espiazione per tutti, allora gli apostoli, e persino Gesù stesso, stavano offrendo qualcosa che la maggior parte del loro pubblico non avrebbe mai potuto ricevere.

Conclusione:

L’espiazione limitata è il punto del calvinismo tradizionale che ha causato la maggiore confusione e costernazione tra i teologi credenti nella Bibbia. Solo gli eletti saranno salvati? Sì, ma il sacrificio di Cristo è sufficiente a pagare per tutti i peccati e l’offerta di salvezza è universale. Il nostro invito ad accettare Cristo deve riecheggiare l’appello dello Spirito in Apocalisse 22:17: “«Vieni». E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita”.

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